
Un tempo venerato nell’antico Egitto, l’ibis sacro si è diffuso dalla nativa Africa e dal Medio Oriente a nuovi habitat europei, inclusa l’Emilia-Romagna
Un’altra specie invasiva è sbarcata nel nord Italia: si tratta dell’ibis sacro, un volatile che si è moltiplicato dopo essere fuggito da qualche zoo o essere stato liberato da qualcuno.
Questi uccelli sono originari dell’Africa e dell’Iraq, ma ora si stanno diffondendo in tutta l’Italia settentrionale, facendo scattare l’allarme degli ornitologi sui rischi per la fauna locale.
L’habitat naturale della specie è costituito da zone umide e fangose, dove nidifica su alberi che si trovano in acqua o in prossimità di essa.
Alla base dell’arrivo dell’ibis sacro in Italia ci sarebbe il cambiamento climatico: le gravi siccità e inondazioni avrebbero portato gli uccelli a migrare e a cercare un habitat più adatto a loro.

